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7 consigli per una vita “senza zuccheri”

Per anni una pubblicità martellante ci ha detto che il cervello ha bisogno di zucchero ma è davvero così?

Lo zucchero fa bene al cervello?

Il “carburante” utilizzato dal cervello è effettivamente il glucosio ma il nostro organismo è programmato per estrarlo da diverse fonti quali i carboidrati, cereali in particolare, non necessariamente dal classico zucchero bianco. 

Anzi è proprio la raffinazione (sia dei cereali sia dello zucchero) a far sì che il glucosio sia assorbito molto rapidamente causando rapidi picchi seguiti da  bruschi cali glicemici. 

taglialegna e pistacchio
Estrarre nutrimento da ogni fonte

La secrezione di insulina che deriva da questi picchi improvvisi, è strettamente correlata allo squilibrio di svariati altri trasmettitori che regolano in primis l’accumulo di grasso ma anche gli ormoni, il sistema cardiovascolare,il microbiota e la permeabilità intestinale e non ultimo il sistema cerebrale del piacere e della dipendenza da cibo creando così un loop infernale.

Quanto zucchero è consigliato?

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il consumo giornaliero di zucchero “bianco” non dovrebbe superare il 10% delle calorie totali che equivale a circa 50g. Riferito ad un adulto sano, raccomandando però di dimezzare la dose se si vogliono ottenere maggiori benefici sulla salute.

Ma facciamo un esempio:

  • 1 lattina di bibita equivale a 35g.
  • 1 vasetto di yogurt alla frutta mediamente 15g. 
  • 100g. di biscotti in media 25g.

E’ facile capire che basta davvero poco per superare il limite anche perchè spesso lo zucchero è nascosto in alimenti insospettabili: pane a cassetta, verdure in vasetto, salse,insaccati, cereali per colazione…L’industria alimentare infatti lo utilizza in maniera spropositata per migliorare l’appetibilità dei suoi prodotti e mascherare una qualità scadente degli ingredienti.

Siamo circondati e minacciati dallo zucchero
Siamo circondati e minacciati dallo zucchero

7 consigli per una vita “senza zuccheri”

  1. Fare una prima verifica in dispensa leggendo le etichette dei diversi prodotti (succhi di frutta, pane in cassetta, legumi in scatola, passate di pomodoro.. anche i “bio” riservano sorprese ) per rendersi conto di quante fonti occulte di zucchero abbiamo in casa e cercare via via di sostituirli con prodotti più sani.
  2. Imparare a conoscere anche le fonti occulte di zucchero cioè tutti quegli ingredienti che sono zucchero “nascosto” come fruttosio, sucralosio,sciroppo di…e riservare ai prodotti che li contengono lo stesso destino degli altri.
  3.  Fare molta attenzione ai prodotti “light” perchè spesso un minore contenuto di grassi si accompagna ad un aumento di zuccheri nel prodotto.
  4. Abituarsi a non aggiungere lo zucchero nel caffè, thè, latte… è dura ma si può iniziare sostituendolo con il miele (poco) fino a toglierlo completamente: il “dolce” è un’abitudine ed è necessario quasi un mese per disabituarsi ma poi  si recupera il gusto vero dei cibi.
  5. Se proprio non possiamo fare a meno di una coccola dolce sostituirla con la frutta disidratata (uva passa, datteri secchi..) o un quadretto di cioccolato almeno allo 85%  di cacao.
  6. Cercare di eliminare gli spuntini perchè sono quelli in cui spesso la fonte di zucchero semplice è prevalente (vedi barrette e  simili) che causano bruschi picchi glicemici e conseguente sensazione di stanchezza e nuovi attacchi di fame. Eventualmente sostituirli con qualche noce e uva passa.
  7. Prestare molta attenzione all’idratazione (the, tisane rigorosamente senza zucchero) poichè una cattiva idratazione può causare stanchezza.

I consigli alimentari presenti nell’articolo non sono da intendersi come sostitutivi di un piano alimentare personalizzato e sono da adottare ai casi specifici.

Bibliografia

Guideline:Sugar intake for adults and children. Geneva World Health ;2015

Popkin BM , Hawkes C.Sweetening of the global diet,particularly beverage: patterns, trends and policy responses. Lancet Diabetes Endocrinol.2016 Feb.

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